Finita finalmente questa fredda stagione invernale, con la primavera possono partire le operazioni di rimessaggio della barca in vista delle vacanze estive. Volete evitare brutte sorprese in mare, oppure prendere multe astronomiche per aver sottovalutato qualche particolare di cui ve ne pentirete a lungo? Ecco la nostra check-list, fondamentale per evitare che questi problemi si presentino e trascorre un’estate sicuramente più tranquilla...
Si va dalle operazioni che potreste compiere da soli (il controllo degli zinchi, il motore del tender, gli interni e la zattera) fino a quelle che è sempre consigliato affidarle a manodopera specializzata. Ecco la nostra lista di cose da fare per preparare la vostra barca al meglio:
La prima operazione necessaria da dover affrontare prima di mettere la barca in acqua, è il rinnovo della vernice antivegetativa sulla carena. Piccolo ripasso: queste vernici si compongono di due elementi, la matrice e il biocida. La prima ha la funzione di incorporare i pigmenti, le cariche e lo stesso biocida che deve essere rilasciato gradualmente nell’acqua. Variando la tipologia di matrice, si ottengono prodotti dalle caratteristiche differenti.
Per non rimanere delusi, nella scelta della vernice, dovrete tenere conto di alcuni parametri: il tipo d’imbarcazione (e la sua velocità), le caratteristiche dell’acqua e la frequenza di navigazione. Siete amanti delle lunghe navigazioni? Un’antivegetativa a matrice dura è quello che fa per voi: si tratta di vernici che contengono un’elevata quantità di biocida dotate di una buona resistenza meccanica e che possono essere applicate in spessore.
L’antifouling a matrice mista (o idrofila) resiste invece bene ai raggi UV ed è in grado di offrire un’eccellente qualità di scorrimento, ed è indicata per le barche veloci. Poi c’è l’antivegetativa autopulente, la cui azione è graduale e la vernice resta efficace fino all’ultima mano.
Come per l’antivegetativa, il controllo del piede poppiero deve essere annuale per imbarcazioni che navigano in mare, mentre per le acque dolci può essere svolto ogni due anni. Per prima cosa, gli assi vanno accuratamente puliti con un lavaggio ad alta pressione, e una volta ben asciutti, consigliamo anche una carteggiatura. Dopodiché si applica un primer epossidico, due mani di vernice antifouling specifica per eliche e piedi poppieri. È così che il ciclo è completo e dovrebbe impedire la crescita di vegetazione.
Ora passiamo al motore. Esso, sia fuoribordo che entro ed entrofuoribordo, deve essere oggetto di manutenzione costante: oltre a sostituire l’olio lubrificante e controllare il livello dell’olio dell’invertitore, bisogna prestare particolare attenzione al livello di concentrazione del liquido anticongelante (usando uno che garantisca una protezione anti-corrosione) , perché un eccesso di antigelo riduce la capacità del liquido di trasportare calore.
Vanno puliti poi i filtri dell’aria e dell’olio: quelli del gasolio è preferibile sostituirli ogni anno. Controllate anche la girante della pompa acqua-mare, se è rovinata cambiatela utilizzandone una di neoprene, e per concludere questa sorta di “tagliando”, controllate la tensione delle cinghie trapezoidali del motore. Ovviamente tutte queste operazioni devono essere effettuati in rimessaggi specializzati, per evitare brutte sorprese!